Il seno che desideri senza rinunciare alla sicurezza e alla professionalità
I dati relativi all'anno 2014 ci confermano che la mastoplastica additiva, ossia l'intervento di aumento del seno, continua ad essere l'intervento più richiesto dalle donne, in particolare nella fascia d'età tra i 19 e i 34 anni con oltre il 50% degli interventi.
La ricerca medica in questo ambito è, quindi, in continua evoluzione per garantire a chi sceglie di sottoporsi a questo intervento un risultato sempre più soddisfacente e sicuro.
Oggi l’orologio biologico delle donne ha messo la lancetta all’indietro, a quarant'anni si è piene di energia, si mettono al mondo figli, si costruisce una carriera piena disoddisfazioni e si è più consapevoli del proprio valore.
Durante la gravidanza gli effetti degli ormoni estro-progestinici determinano un aumento consistente del volume del seno e modifica delle forme della donna con conseguenze che spesso residuano in difetti permanenti dopo l’allattamento che possono essere corretti solo chirurgicamente.
Per la prima volta al mondo sono state create delle protesi mammarie “intelligenti” che trasmettono i dati della protesi al medico una volta che sono state impiantate.
Il tumore al seno è purtroppo la neoplasia più diffusa nel sesso femminile, e la ricostruzione mammaria gioca un ruolo sempre più importante nella ripresa della completa guarigione e della normalità nella vita della paziente.
La mammella tuberosa è una deformazione congenita del seno molto più comune di quanto si possa pensare.
Da tempo è noto che le protesi mammarie non sono causa del cancro al seno. Uno studio canadese dimostra adesso che gli impianti non fanno aumentare il tasso di tumori nelle donne che si sono sottoposte a questo intervento. Anzi, sembra che lo riducano. L’analisi, ancora inedita in Italia, è stata curata da un gruppo di lavoro del Canada e sarà pubblicata sull’International Journal of Cancer ad ottobre. Secondo lo studio, le protesi mammarie estetiche non sono associate ad una maggiore incidenza del cancro al seno, e le variazioni di rischio in base alle caratteristiche degli impianti sono ancora poco conosciute.
La parte del corpo alla quale molte donne dedicano una maggiore attenzione è il seno, simbolo per antonomasia di femminilità. Ma un seno più abbondante non è per tutte. L’intervento estetico di mastoplastica additiva è quello maggiormente richiesto e praticato in Italia negli ultimi anni. Il seno ha perso nel tempo l’immagine associata alla sua principale funzione, l’allattamento, in favore della seduttività. Penso che una mammella che allatti o abbia allattato possa risultare anche solo per questo seducente e le donne dovrebbero esserne consapevoli sentendosi in questo realizzate. Non v’è quindi contraddizione o antitesi fra allattamento e funzione erotica.
Sulla rivista Plastic and Reconstructive Surgery, la testata medica più importante del settore, è stato pubblicato lo studio prospettico che ha portato all'approvazione e autorizzazione delle protesi Silimed negli Stati Uniti da parte della FDA (Food and Drug Administration).
Quando si pensa alla chirurgia estetica ed al seno, si pensa inevitabilmente ai seni rifatti che spesso vediamo in televisione ma la mastoplastica è anche altro. Molte donne, per esempio, con seni abbondanti si rivolgono al chirurgo plastico non per questioni estetiche ma per questioni di benessere fisico.
Secondo una ricerca condotta recentemente da produttori di protesi risulta che in Italia su circa 300.000 visite interlocutorie per interventi estetici al seno solo il 10% si conclude in effettivi interventi (in America tale percentuale è vicina al 50%). Di queste operazioni, poi, il 26% viene ripetuto non per sopraggiunti problemi, ma per insoddisfazione della paziente sul risultato estetico raggiunto. Il desiderio di cambiamento e l’insoddisfazione del proprio essere spesso si riversano all’esterno, cercando di modificare il proprio corpo.
La mastoplastica additiva, l’operazione per dare volume al seno tramite protesi in silicone, è diventato un intervento sempre più richiesto dalle donne negli ultimi anni. Spesso è capitato di assistere a episodi che lo hanno messo in discussione come seni esagerati e palesemente finti, protesi che si rompono o rischiano di farlo mettendo a repentaglio la salute, e ancora, controversie tra chirurgo e paziente in caso di problemi. Per fare chiarezza sulla mastoplastica additiva gli esperti della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, Sicpre, hanno pensato a un decalogo.
Finora era una delle controindicazioni più temute e sgradevoli, per le donne che intendevano sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva: oggi, invece, il rigetto della protesi e la contrattura capsulare nella mastoplastica additiva non sono più un problema.