La mastoplastica

Il seno che desiderisenza rinunciare alla sicurezzae alla professionalità

Prof. Mario Dini Mastoplastica

Prof. Mario Dini - La Mastoplastica

COS'E' LA MASTOPLASTICA?

La mastoplastica rappresenta un gruppo di interventi chirurgici che riguardano il seno e che comprendono: la mastoplastica additiva, la mastopessi e la mastoplastica riduttiva.

La mastoplastica additiva, più comunemente nota anche come intervento di aumento del volume del seno, è uno degli interventi maggiormente richiesti nell’ambito della chirurgia estetica.

Le pazienti che si rivolgono al chirurgo estetico e al chirurgo plastico per eseguire questo tipo di operazione sono in genere donne che hanno un seno troppo piccolo, o che hanno subito una perdita di volume a seguito del trascorrere del tempo, o di un dimagrimento eccessivamente rapido o di una gravidanza-allattamento, oppure quelle che presentano una malformazione e/o deformazione come la mammella tuberosa o un’asimmetria mammaria.

L’aumento del volume del seno viene generalmente ottenuto mediante l’inserimento di una protesi mammaria in gel di silicone, ma in alcuni casi può essere utilizzato anche del grasso della paziente che può essere prelevato mediante piccole cannule da una parte del corpo dove risulta in eccesso, come le cosce o l’addome, e trasferito nella regione del seno mediante la tecnica del lipofilling. La mastoplastica additiva mediante l’uso di filler a base di acido ialuronico non viene attualmente più eseguita da quando nel 2013 l’azienda Q-Med produttrice di questo filler per il seno ha vietato e ritirato il prodotto utilizzato per questo trattamento.

Il Prof. Dini ricorda che l’aumento di volume conseguibile con il lipofilling può essere al massimo di una taglia.

Le protesi mammarie usate attualmente nella chirurgia estetica del seno sono dei dispositivi medici molto sicuri e all’avanguardia. Le aziende produttrici leader del settore sono Mentor, Allergan e Silimed. Queste tre aziende sono al momento le uniche a possedere la certificazione FDA (Food and Drug Administration) per la sicurezza delle protesi. Questa certificazione è molto difficile da ottenere perché le protesi devono superare dei controlli di sicurezza ed essere sottoposte a test molto severi. Le aziende leader ormai garantiscono la durata del prodotto a vita (e non più a dieci anni come avveniva in passato). Le moderne protesi mammarie sono riempite di gel di silicone. Questo gel è molto sicuro e nel tempo sono stati eseguiti migliaia di lavori scientifici che hanno dimostrato che il silicone non è cancerogeno, non dà malattie autoimmuni, non dà malattie del collageno o altre patologie di cui si sospettava in passato.

Come ricorda il Professor Dini, la consistenza altamente coesiva del gel di silicone evita che, nei rarissimi casi di rottura della protesi, il silicone si disperda all’interno della regione mammaria.

La mastopessi è l’intervento di risollevamento e rimodellamento del seno che presenta un aspetto cadente o svuotato a causa di un precoce invecchiamento dei legamenti sospensori del seno, oppure di una gravidanza/allattamento o di un dimagrimento eccessivo. La mastopessi è un intervento di chirurgia estetica che può essere associato o meno all’inserimento di protesi mammarie.

Il Prof. Mario Dini consiglia, nei casi di pazienti con poco tessuto mammario, di ricorrere alla mastopessi con protesi per ridare volume e tonicità al seno risollevato.

La mastoplastica riduttiva è infine un intervento chirurgico che serve per ridurre un seno troppo grande. Il seno troppo voluminoso può essere dovuto principalmente a cause genetiche (seno virginale), oppure può essere conseguenza di un eccessivo aumento di peso o di un aumento di volume del seno dovuto alla menopausa.

Il Prof. Dini consiglia di ricorrere alla mastoplastica riduttiva solo al termine del completo sviluppo puberale, in seguito al quale il seno raggiunge la sua forma e dimensione definitiva.

Tutti gli interventi di mastoplastica possono essere associati ad altri interventi di chirurgia estetica come la liposuzione, la rinoplastica e la rinosettoplastica, la blefaroplastica, l’addominoplastica, l’otoplastica, il lifting ed altri interventi e trattamenti di medicina estetica.

IN CHE COSA CONSISTE LA VISITA PRE-OPERATORIA?

Al momento della visita preoperatoria per un intervento di mastoplastica è molto importante che la paziente e il chirurgo riescano immediatamente a stabilire una perfetta intesa su quello che può essere l’obiettivo da raggiungere e il risultato che è possibile ottenere. 

Se una paziente effettua una visita per una mastoplastica additiva, il chirurgo dovrà fare innanzitutto una corretta anamnesi preoperatoria per escludere la presenza di malattie generiche che impediscano la fattibilità dell’intervento (come malattie cardiocircolatorie, allergie, difficoltà respiratorie, anemie, ecc.). Immediatamente dopo l’anamnesi si procederà alla visita della paziente per dare le corrette indicazioni sulla forma, volume e proporzioni del seno che sarà possibile ottenere, nel rispetto dei desideri della paziente e della sua conformazione fisica.

Il Professor Dini sconsiglia di fare seni troppo grandi o troppo proiettati verso l’alto, soprattutto in pazienti magre e minute, per evitare nel tempo di aggravare gli effetti della gravità e per dare al seno un aspetto molto naturale e proporzionato al fisico della paziente.

Il chirurgo si avvale di modelli di protesi di prova (“template”) e di programmi informatici “simulatori” per poter mostrare alla paziente il risultato che è possibile raggiungere nella maniera più realistica possibile. Durante la visita il mio compito è di spiegare alla paziente le diverse tecniche chirurgiche, il tipo di cicatrici che possono residuare dopo l’inserimento delle protesi mammarie (cicatrice emi-periareolare e periareolare, cicatrice dal solco sottomammario, cicatrice ascellare), la durata dell’operazione, il decorso post- operatorio e le possibili complicanze che si potrebbero verificare subito dopo l’intervento o a distanza di qualche tempo.

Il Prof. Dini utilizza solo protesi di altissima qualità che riducono al minimo il rischio di contrattura capsulare o di rotazione della protesi.

Le pazienti di tutte le età possono avere una buona indicazione per un intervento di mastoplastica additiva, anche se per legge non è possibile eseguire una mastoplastica additiva sulle minorenni a meno che non sia presente una patologia o una malformazione che giustifichi l’intervento chirurgico (es. mammella tuberosa).

Anche prima dell’entrata in vigore della Legge n. 86 del 5/6/2012, il Prof. Dini non ha mai impiantato protesi in pazienti minorenni.

Se una paziente si sottopone alla visita per una mastopessi (risollevamento del seno per “ptosi” o caduta del seno) sarà molto importante definire con la paziente il risultato che si vuole ottenere. Infatti la prima cosa da stabilire è se il volume del seno che la paziente ha attualmente è soddisfacente oppure se, oltre alla caduta del seno, è necessario ripristinare il volume che aveva in passato e che è andato perso in seguito all’età, alla dieta o alla gravidanza/allattamento. In questo secondo caso, infatti, consiglio l’utilizzo di una protesi mammaria (mastopessi con protesi) o il reimpianto di tessuto adiposo (mastopessi con lipofilling). Anche per questo intervento è importante escludere la presenza di patologie che ne impediscano la fattibilità e spiegare bene lo svolgimento dell’operazione, la durata dello stesso, la presenza di cicatrici più o meno visibili (cicatrice periareolare, cicatrice verticale, cicatrice a L, cicatrice a T invertita), il decorso post-operatorio, la possibilità di complicanza immediate o a lungo termine. 

Se, infine, una paziente effettua una visita per una mastoplastica riduttiva (riduzione del volume del seno), oltre a valutare l’eventuale presenza di patologie che potrebbero impedire la fattibilità dell’intervento chirurgico, è importante effettuare un’accurata visita del seno per capire se l’ipertrofia mammaria (seno grande) è piccola, media o grande (in questo caso si parla di gigantomastia), in quanto la durata dell’intervento, il tipo di anestesia e il decorso post operatorio variano a seconda della maggiore o minore riduzione da effettuare. Le cicatrici in genere sono piuttosto estese, anche se poco visibili, perché nascoste nelle pieghe del seno, e la loro estensione varia in funzione delle dimensioni di partenza del seno e della riduzione che si vuole ottenere.

Il Professor Dini ricorda che il risultato estetico conseguito da una mastoplastica riduttiva può talvolta essere parzialmente vanificato dal continuo sviluppo della ghiandola mammaria o da un eccessivo accumulo di peso.

In tutti i casi di mastoplastica riduttiva, i risultati sono sempre molto soddisfacenti per le pazienti che vi si sottopongono in quanto spesso la presenza di un seno molto grande, soprattutto in donne molto giovani, può costituire un grave limitazione sia per l’attività sportiva che per la vita di relazione, o comportare problemi di postura, fino talvolta a diventare un vero e proprio “complesso” capace di condizionare e limitare la vita sociale della donna. Tuttavia, prima di sottoporsi a questo tipo di intervento, è necessario attendere il completo sviluppo della ghiandola mammaria (che generalmente avviene intorno ai 16-18 anni) per evitare di intervenire su un seno che non si è completamente formato e sviluppato.

CHE TIPO DI ANESTESIA SI PRATICA? 

Gli interventi di mastoplastica vengono tutti eseguiti in anestesia generale, anche se le più moderne tecniche di anestesia eseguite dalla mia equipe prevedono l’utilizzo di una semplice maschera laringea e non più il tradizionale tubo di anestesia. Solo nei casi di piccole mastopessi per ptosi mammaria o piccoli rimodellamenti del seno è possibile eseguire questi interventi in anestesia locale con sedazione. 

Durante la visita preoperatoria il mio compito è di valutare ed escludere la presenza di patologie che impediscano la fattibilità dell’intervento chirurgico. Alla paziente verranno inoltre prescritti esami preoperatori che includono prelievi di sangue di carattere generale e ed esami mirati allo studio specifico della struttura del seno (ecografia e mammografia). Prima dell’intervento l’anestesista visiterà attentamente la paziente e spiegherà tutte le fasi dell’anestesia e del decorso post-operatorio. Tutti gli interventi di mastoplastica sono poco dolorosi e, qualora una paziente avesse qualche fastidio, l’anestesista prescriverà normali e blandi antidolorifici.

IN CHE COSA CONSISTE L’INTERVENTO DI MASTOPLASTICA?

Le tecniche chirurgiche utilizzate nella mastoplastica additiva, nella mastopessi e nella mastoplastica riduttiva sono molto diverse fra loro. 

La mastoplastica additiva è un intervento che eseguo in anestesia generale (trattasi di un’anestesia molto leggera con maschera laringea) e in regime di day hospital. Raramente e soprattutto se la paziente viene operata di pomeriggio o se risiede a più di due ore dalla mia clinica di chirurgia plastica, è previsto il ricovero di una notte. Eseguo generalmente questa operazione incidendo la cute della regione periareolare o del solco sottomammario per circa 3-5 cm (raramente utilizzo l’incisione ascellare) e contestualmente inserisco la protesi mammaria. Le protesi mammarie possono essere di forma anatomica (a goccia) o di forma rotonda (forma più tradizionale). Non sempre con le protesi anatomiche si ottengono i risultati migliori. Il chirurgo estetico deve avere la capacità e la sensibilità di scegliere, d’accordo con la paziente, la protesi più adatta per avere il risultato migliore e più naturale possibile.

Il Prof. Dini concorderà con la paziente la forma e le dimensioni della protesi e la tecnica di inserimento (sottoghiandolare, sottomuscolare o “dual plane”) a seconda del volume e della proiezione che la paziente desidera ottenere.

Data la mia esperienza e la numerosissima casistica operatoria, la mastoplastica additiva è un intervento che eseguo normalmente in 30-60 minuti. L’intervento termina con una semplice medicazione e l’uso di un leggero reggiseno contenitivo. 

Anche la mastopessi è un intervento che eseguo in anestesia generale molto leggera. Solo in rari casi di piccole mastopessi è possibile effettuare questo intervento di chirurgia plastica in anestesia locale. 

A seconda delle problematiche che presenta il seno della donna, la mastopessi può essere fatta eseguendo: 

1) una sola cicatrice periareolare 

2) una cicatrice periareolare e una verticale 

3) una cicatrice periareolare e una a “L” 

4) una sola cicatrice a “T” invertita 

Se la paziente desidera aumentare un poco anche il volume del seno, oltre alla mastopessi può essere previsto l’inserimento di una protesi mammaria o il reimpianto di grasso tramite la tecnica del lipofilling. Nei casi più semplici, l’intervento di mastopessi ha una durata di circa un’ora, ma può prolungarsi fino a quasi 3 ore nei casi più complessi. La medicazione termina con un reggiseno contenitivo. 

La mastoplastica riduttiva è senz’altro l’operazione più complessa nell’ambito degli interventi di mastoplastica. Eseguo anch’esso in anestesia generale ed è più frequente il ricorso ad un ricovero notturno. A seconda di quanto deve essere ridotto il volume del seno, l’intervento di mastoplastica riduttiva può avere una durata variarabile da un’ora e mezzo a circa tre ore. Le cicatrici che eseguo sono quasi sempre a “T” invertita e generalmente sono poco visibili. Il volume di riduzione può variare da 2-300 grammi a 2-3 chilogrammi. Tutto il tessuto che asporto lo invio in laboratorio per una valutazione istologica volta ad escludere la presenza di patologie del tessuto ghiandolare. Alla fine dell’intervento posiziono due piccoli drenaggi che rimuovo dopo 24-48 ore e un reggiseno contenitivo. La mastoplastica riduttiva è un intervento che, per la sua complessità, deve essere eseguito da uno specialista in chirurgia plastica molto preciso ed esperto in modo da ottenere risultati esteticamente belli e naturali.

QUAL E' IL DECORSO POST-OPERATORIO?

Il decorso post-operatorio di tutti gli interventi di mastoplastica è piuttosto agevole. Appena uscite dalla sala operatoria le mie pazienti non hanno medicazioni complesse, ma devono solo indossare un semplice reggiseno contenitivo e muovere immediatamente le braccia. Questo consente loro di avere un recupero più rapido e meno doloroso. E’ inoltre prescritta una breve terapia di farmaci antibiotici e blandi antidolorifici. Dopo aver trascorso un paio di giorni di riposo assoluto, tutte le pazienti operate di mastoplatica possono gradualmente ricominciare a riprendere le loro attività, fino a che, dopo 7 giorni, possono eseguire tutti i movimenti e le attività che svolgevano prima dell’intervento.

Il Prof. Dini consiglia alle pazienti operate di mastoplastica di non guidare la macchina per una settimana e di astenersi dal sollevare pesi per almeno 15 giorni.

L’attività sportiva potrà essere ripresa in pieno solo dopo 1 mese dall’intervento. Generalmente a seguito di questo intervento non ci sono grosse interferenze con l’allattamento (salvo nei casi di grosse mastoplastiche riduttive).

Il Professor Dini ricorda che subito dopo l’operazione può verificarsi una insensibilità del capezzolo che andrà via via diminuendo fino a tornare alla normalità.

A seguito di una mastoplastica additiva o di una mastopessi con protesi, il seno apparirà inizialmente più gonfio e sollevato, ma dopo 1-3 mesi acquisterà il volume e la posizione concordata prima dell’intervento.

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